Una leggenda del Fantasma del Castello di Polcenigo narra che, poco dopo la tragica rivolta del “giovedì grasso”, che coinvolse tutta la regione nel febbraio del 1511, uno dei contadini rivoltosi venne in possesso di un prezioso scrigno contenente gioielli e pietre preziose.
L’uomo decise di nascondere il suo tesoro in una buca scavata sulla sommità del colle dove molto tempo dopo sorse il Castello di Polcenigo. Successivamente il rivoltoso si arruolò nell’esercito della Serenissima morì in battaglia nella guerra tra veneziani e imperiali.
La leggenda del prezioso bottino sepolto sotto il castello richiamò speranzosi ricercatori, ma accadeva che quando iniziavano i lavori di scavo erano investiti da raffiche di vento sempre più forti fino ad obbligare i malcapitati ad abbandonare le ricerche.
Alla fine del 1700 lo scrigno sarebbe stato trovato da un operaio durante la costruzione del castello. L’uomo improvvisamente ricco, abbandonato il lavoro, si trasferì a Venezia, dando inizio ad un lucroso commercio di legnami.
Tuttavia, ancor oggi, camminando nelle notti di luna piena nelle vicinanze del castello, si ascolta il tintinnio di monete e compare improvvisamente la vista di un minaccioso cavaliere che a gesti allontana quanti iniziano la ricerca del presunto o vero tesoro.